Tutti, fan e non, ricorderanno senz’altro il grande concerto che Vasco Rossi a tenuto a Modena, sua città natale. Al “Modena Park“, quando il Blasco nazionale ha radunato la bellezza di 220mila fan, si è respirata aria di festa, di commozione, di celebrazione e in un certo senso anche di nostalgia. Perché anche in quell’occasione tanto importante Vasco ha dato prova di saper coniugare tutti quei sentimenti, talvolta anche contrastanti, grazie ai suoi inconfondibili testi, alla sua voce graffiante e alla sua grinta che farebbe invidia a un ragazzino.
L’appuntamento a “Modena Park” è stato ribattezzato per mesi e mesi come un appuntamento epocale, perché Blasco aveva scelto quell’occasione, con quella data e quella città, per celebrare i suoi 40 anni di carriera. E infatti tutto è stato studiato nel minimo dettaglio, se non altro per evitare di creare delusione attorno a un evento che aveva creato invece un fortissimo hype (e quindi delle aspettative ben precise): oggi, a distanza di quel celebre concerto, possiamo dire che la pianificazione quasi maniacale che è stata fatta sull’evento al “Modena Park” ha dato i suoi frutti, e lo ha fatto perché i fan, da quell’appuntamento, ne sono letteralmente usciti estasiati, scossi, emozionati.
Segno che “qualcuno” non aveva affatto intenzione di lasciarli con l’amaro in bocca, ma anzi, aveva dato il meglio di sé proprio per non farli tornare a casa amareggiati.
Ora di quel concerto rimane una traccia indelebile, che oltre ad essere nei cuori e nelle teste di chi vi ha preso parte, è racchiusa anche in un vinile e in un box super deluxe. C’è però anche un’edizione standard che è la più essenziale delle scelte, ma che al tempo stesso è perfetta per i fan medi di Vasco, ossia per coloro i quali vogliono semplicemente avere con sé un ricordo di quella straordinaria sera (o per chi, non essendoci stato, vuol provare a rivivere anche solo un decimo delle emozioni vissute da chi sotto il palco del “Modena Park” c’era eccome).
Nell’edizione standard sono ospitate tutte le 42 canzoni: c’è in sostanza la tracklist dei tre album e dei due dvd, per cui viene riprodotta integralmente la scaletta del concerto senza alcun tipo di taglio. Dall’avvio dei giochi con “Colpa d’Alfredo” fino alla chiusura con “Albachiara”, c’è tutto, ma proprio tutto quel che si potrebbe pensare di avere tra le mani di quell’appuntamento indimenticabile.
Dal rock crudo e spigoloso che riscontriamo in”Delusa”, “T’immagini”, “Gioca con me”, “Stasera”, “Mi piaci perché”, “Sono ancora in coma” e “Rock’n’roll show”, riproposti in concerto sotto forma di medley, ci si sposta su brani più seri e riflessivi quali sono inevitabilmente “Liberi, liberi…”, “Vivere” e “Vivere una favola”. E poi c’è la dedica ai fan con “I soliti” e il finale che non poteva non essere rappresentato da “Albachiara”, su cui persino il ferreo Vasco ha ceduto alla commozione.
Certo, il disco si limita a provare a veicolare quanto è passato quel 1° luglio 2017, ma di certo non restituisce le stesse emozioni, la stessa atmosfera e la stessa carica adrenalinica che si sono vissute lì in quell’istante. Perché certe sensazioni hanno quasi un “marchio di fabbrica” che le rendono non più riproducibili.